Come tutte le vie delle Spalle del Corno Piccolo, Le Due Generazioni si raggiungono seguendo il sentiero Ventricini fino ad arrivare logicamente alla base della Seconda spalla. La via parte dal lato sinistro della parete quasi a confine con l'uscita del Canale Bonacossa a sinistra dell'evidente masso staccato.
L1: Dopo aver individuato l'attacco della via salire la placca e puntare la base di un diedro/fessura, dalla roccia un po discutibile, che piega verso sinistra (ben visibile un chiodo all'inizio della fessura), continuare per circa 35 metri fino ad individuare la sosta su un comodo terrazzino. (III+ sosta su chiodi)
L2 Dalla sosta scavalcare un masso e puntare il successivo diedro/fessura che obliqua a destra fino alla sosta su vecchi spit e clessidra;Lungo il diedro si incontrano due chiodi, uno poco dopo l'inizio e l'altro alla fine che sancisce il momento di abbandonare il diedro e andare a destra in placca puntando verso l'alto... si incontrera' un altro chiodo non molto visibile a destra di un piccolo diedrino, e pochi metri sopra c'e' la sosta. (V+,40 metri, 3 chiodi in parete, sosta 2 spit e clessidra)
Un consiglio che mi sento di dare e' di NON entrare nel diedro quando si fa piu' largo ma rimanere sempre a cavallo o a destra anche se in alcuni tratti invita a farlo.
L3: In questo tiro e' facile sbagliare la linea puntando in alto verso gli Aquilotti 74; Salire sulla sommita' dello sperone che ci troviamo a destra della sosta e come si vede nelle foto a seguire, scavalcando il diedrino, andare sulla placca traversando verso destra, dopo pochi metri si incontra un'evidente clessidrina (da non confondere con quella ancor piu' evidente con i cordoni della via vicina) poi risalire un diedrino fino alla comoda sosta su spit ( IV , 30 metri, clessidre, sosta su spit)
L4: Dalla sosta puntare verso l'alto ad una scaglia, poi traversare lungamente verso sinistra fino ad incontrare un diedro con due chiodi, sorpassarlo traversando prima un po a destra e poi dinuovo a sinistra fino ad arrivare al masso che separa l'avancorpo Nord alla parete principale; NON SOSTARE QUI SUL MASSO PER SALTARE UN TIRO delle relazioni cartacee, e' possibile proseguire verso la parete finale puntando alla prima sosta che si incontra. (IV+, 30+25 metri, sosta su spit)
Saltando la sosta sul masso si prosegue verso la sosta successiva.
L5: Qui siamo sul tiro piu' bello della via che e' possibile concatenare con il successivo se si ha una corda da 60 metri; Dalla sosta puntare gli evidenti chiodi , alla fine dell'ultimo traversare leggermente verso sinista verso gli evidenti buconi, salire in verticale fino ad una cengetta erbosa con un'evidente clessidra. Da qui inizia il facile, scegliere la linea migliore tra buconi e ronchie (III) fino ad arrivare all'ultima sosta sulla sommita' della parete. ( VI- poi III, 15+45 metri, sosta su piastrine)
All'arrivo della via e' possibile riscendere sia a piedi dal Canale Bonacossa proseguendo a piedi verso l'alto oppure con 3 tiri di doppie (con corde da almeno 60 metri!!!) si e' a terra facendo sempre attenzione alle cordate che salgono soprattutto sull'ultimo tiro dove si incontrano quasi tutte le vie della parete Nord.